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UNO SGUARDO ALLA CENSURA La censura, in UCHUU KAIZOKU CAPTAIN HARLOCK, ha un aspetto un po' particolare. Se osserviamo infatti i vari episodi, controllando i tagli apportati, notiamo che essi non vanno ad epurare contenuti o immagini ritenute "contrarie alla morale": le scene di nudo, se vogliamo chiamarle così, non subiscono, in effetti, alcuna censura significativa. Non è affatto difficile, infatti, imbattersi in splendide Mazoniane completamente nude, né nel bianco corpo di Raflesia spogliato da Harlock (piuttosto brutalmente, anche) nel duello finale. Forse queste immagini non furono considerate nocive per l'"equilibrio mentale" dei "fanciulli" di allora solo perché le donne avevano la pelle verde? E' improbabile, dato che anche la femminea e rosata carne di Namino non fu censurata quando si mostrò in tutto il suo splendore nella celebre "scena del bagno". Stranamente, forse, ma esse sopravvissero e rimasero a stuzzicare la fantasia di tanti giovani spettatori. Si può persino pensare che tutte queste scene, sommate assieme, risultassero troppe, per venire cancellate senza "sforbiciare" in tal modo eccessivamente ogni episodio (o quasi). Ma potrebbe essere stato questo un motivo valido per fermare la forbice della censura? La vera censura, dunque, in CAPTAIN HARLOCK, si concentra su aspetti di tutt'altra natura. Ma quali? Si tratta principalmente di due aspetti, ai quali è bene però aggiungerne un terzo, che riveste comunque una certa importanza. 1 - Dunque, innanzitutto la violenza. Controllando l'anime, si nota che molte scene, anche di una certa brutalità, non sono state toccate. Tuttavia, se osserviamo la versione originale notiamo che qualcosa (e non poco) è stato tolto: l'uccisione del Professor Cusco, ad esempio, o quella del padre di Tadashi, e solo per restare nelle primissime puntate. Sotto un certo punto di vista, per comprendere l'ottica secondo la quale sono intervenuti i censori, bisognerebbe distinguere tra violenza e violenza eccessiva. Forse, seguendo questo punto di vista, si può capire il perché talune scene siano state tolte e altre no. Così, mentre restano praticamente tutte le battaglie, anche quelle più cruente, compreso il momento in cui le Mazoniane colpite bruciano come carta, viene tolta la lunga sequenza che mostra la fine crudele del Professor Daiba. Questi è un uomo giusto, il padre del giovanissimo Tadashi (il quale, in fin dei conti, rappresenta tutti quelli che, come noi, salgono per la prima volta sulla grande Arcadia), e mostrare quelle immagini così crude, così eloquenti, doveva sembrare inaccettabile ai censori di allora. Quasi come dire ai giovani telespettatori: "anche vostro padre, se è un uomo giusto, potrebbe fare questa stessa orribile fine". L'impressione è confermata dalla successiva e già citata morte del Professor Cusco, anche lui persona di grande moralità, e da un'altra scena tagliata: quella che riguarda la piccola Mayu. In "Assalto dall'ignoto" infatti, mentre il pennant precipita sulla Terra, Mayu è arrampicata sul tetto del campanile per recuperare l'ocarina. Forse perdendo l'equilibrio già instabile Mayu precipita nel vuoto: soltanto un miracoloso refolo di vento la salva, adagiandola a terra dolcemente. Questa scena, ovviamente, non c'è. Possiamo anzi dire che tutte le scene in cui si mostra una qualche violenza ai danni di Mayu sono tagliate. Questo succede anche in "La lapide ai piedi della Sfinge" in cui Mayu, portata in Egitto da Kirita, è costretta con la forza proprio da quest'ultimo a bere dell'acqua dalla borraccia. Nello stesso episodio è tolta anche la breve sequenza in cui Harlock uccide il cavallo, già in fin di vita, che gli era stato dato per affrontare il deserto. Ma era poi così sbagliato quel gesto di estrema pietà? Ne riparleremo. 2 - L'altro aspetto su cui si concentra la censura potremmo forse definirlo politico. E' ben noto a tutti che lo sfondo socio-politico su cui si snoda la vicenda di CAPTAIN HARLOCK è costituito da una Terra divenuta ormai patria di imbelli ed inetti individui, indifferenti gli uni agli altri e incapaci di aprire la mente sui misteri dell'universo e sui suoi pericoli. Un gruppo di politicanti governa la federazione terrestre, il cui degno rappresentante è un uomo privo di nome, che Dante avrebbe probabilmente sprofondato fra gli Ignavi, nell'Antinferno: il Primo Ministro. In CAPTAIN HARLOCK, dunque, non mancano e anzi abbondano le critiche, anche molto dure, contro questo governo e questa civiltà dissoluta, ormai in rovinoso declino. Evidentemente, in questo caso, la censura interviene soprattutto sui dialoghi, ma non risparmia neppure talune sequenze video. E' il caso, quest'ultimo, della bandiera distrutta. Siamo nell'episodio intitolato "Sotto la bandiera della libertà": Tadashi ha appena deciso di salire sull'Arcadia e, per suggellare con un gesto forte la sua decisione, spara sulla bandiera della federazione, distruggendola. Ma come dicevamo, la censura si rivolge soprattutto ai dialoghi, omettendo in tal modo, in alcuni casi, anche le immagini correlate. E' tuttavia evidente che il vero nemico non sono queste ultime, ma proprio le parole, portatrici, forse, di messaggi ritenuti eversivi. Non dimentichiamo, infatti, che l'Italia stava attraversando in quel periodo (siamo nel 1977-78) anni piuttosto difficili. Ci si può anzi stupire del fatto che un anime come CAPTAIN HARLOCK sia stato acquistato dalle reti RAI e mandato in onda tutto sommato senza grosse epurazioni. Infatti, anche se mancante degli spunti più forti, la critica lucida e severa di Matsumoto alla stupidità e dissolutezza umane non viene comunque intaccata in profondità. O, più probabilmente, è essa stessa che, grazie alla sua sublimità, non riesce ad essere veramente intaccata. Sta di fatto, comunque, che la censura è presente e molto in taluni casi, arrivando persino a sconvolgere (o almeno a tentare di farlo) qualche episodio. Il caso più eclatante, in questo senso, resta naturalmente "La canzone del commiato", il cui finale è totalmente stravolto da parole incongruenti e discordanti rispetto alle immagini. Ma altri esempi, meno evidenti, si possono rintracciare qua e là in altri episodi ("Le guerriere ombra" per citarne solo uno). 3 - Siamo così giunti al terzo aspetto, forse meno presente e quindi meno censurato degli altri, ma comunque non trascurabile. Si tratta, sostanzialmente, di brevi spazi cantati, ovviamente in lingua giapponese, inseriti il più delle volte come semplice BGM, ma presenti, in altri casi, come vere e proprie canzoni, intonate da uno dei personaggi. In questo modo scompare puntualmente la sigla originale, la quale giunge a sottolineare momenti di particolare significato emotivo o simbolico, ma anche altre BGM di questo tipo vengono tagliate e, con esse, anche le immagini correlate. E', ovviamente, una scelta piuttosto discutibile: si temeva forse che una lingua sconosciuta avrebbe reso incomprensibile CAPTAIN HARLOCK ai bambini di allora? Che li avrebbe turbati? Oppure, semplicemente, sembrava un'inutile perdita di tempo tutta quella musica? Resta un mistero. L'unico fatto certo è che, ovunque si trovassero, questi pezzi cantati sono stati immancabilmente eliminati, con perdite in termini di significato e, talvolta, di contenuto. Soprattutto perché si tratta di bellissime BGM, molto curate e perfettamente intonate alla situazione, come quella che accompagna l'Arcadia che salpa dalla Terra con a bordo il giovane Tadashi in "Sotto la bandiera della libertà". E' davvero un peccato non aver potuto gustare anche nella versione italiana questa breve canzone, molto suggestiva! E' opportuno, ora, passare ai singoli casi analizzando ogni episodio e considerando la censura in essi presente. Rimandiamo per i riassunti completi alla sezione apposita, limitandoci qui a citare i pezzi tagliati, accompagnandoli con alcune immagini. 01 - BANDIERA PIRATA NELLO SPAZIO Selvaggia
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