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"La nostra storia risale a tanti anni fa:
all'ormai lontano 2977". Così recita il narratore all'inizio
della vicenda. E la storia di Harlock
e della guerra contro il popolo di Mazone
si perde così in un tempo mitico e assume tutto il fascino della leggenda.
I Terrestri attraversano allora un'epoca di pace e di prosperità: la popolazione riceve dal Governo tutto ciò di cui ha bisogno per la sua sussistenza e nessuno deve più lavorare. Ubbidienti robot vengono inviati sui pianeti e i satelliti colonizzati per sfruttarne tutte le ricchezze e portare poi sulla Terra i prodotti delle piantagioni e le risorse del sottosuolo. Ma il prezzo pagato dall'umanità per tutto questo progresso è stato altissimo: una razza imbelle, pavida e dissoluta abita ora placidamente sotto quello stesso Sole che nel passato l'ha vista compiere grandi gesta, l'ha seguita innalzare i suoi più famosi monumenti e progredire lungo la strada della cultura e della scienza. In un simile contesto giunge, silenziosa e terribile, la minaccia di un potente popolo alieno: le Mazoniane, creature vegetali il cui aspetto di donne bellissime cela un'indole bellicosa e spesso crudele. Nessuno si rende però conto del pericolo che sta correndo la Terra, nemmeno quando i più importanti scienziati ed astronomi del pianeta vengono misteriosamente assassinati o scompaiono senza lasciare traccia. Soltanto un gruppo di persone si trova così, senza alcun sostegno né aiuto da parte del Governo, a fronteggiare da solo l'arrivo delle Mazoniane: sulla Terra il Professor Daiba e suo figlio Tadashi; nello spazio un fuorilegge che vaga senza meta nel mare delle stelle: il capitano Harlock. Nausicaa
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