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"Prima che l'uomo comparisse sulla Terra, le stelle già risplendevano. E continueranno a splendere anche dopo la sua scomparsa. Gli uomini durante la loro vita guardano il Mare delle Stelle pensando al proprio futuro". Con questo inizio, si entra nell'universo di GINGA TETSUDOU 999, in cui il Passato, il Presente e il Futuro sono problemi molto sentiti dalla popolazione terrestre. Per gli uomini è infatti possibile scegliere la vita eterna, poiché un corpo meccanico elimina ogni tipo di problema di salute o sostentamento. Sulla Terra si formano così due caste, e un viaggio sul Galaxy Express 999 è visto dai più poveri come l'unica possibilità di trovare nell'universo un pianeta dove poter ottenere un corpo meccanico. Questo è lo scenario, comune alla serie televisiva, in cui hanno inizio le avventure di Tetsurou, dal suo incontro con la misteriosa Maetel al suo arrivo al capolinea del Galaxy Express. Durante questo viaggio lunghissimo, il ragazzo incontrerà grandi pericoli e nuovi amici, e tutte le esperienze che accumulerà lo porteranno a rivedere le sue decisioni in merito alla possibilità di diventare un essere meccanico. Allo stesso tempo, riuscendo a vendicarsi del Conte Meccanico, l'assassino della madre, il ragazzo comprenderà che restare un essere umano non rende più deboli degli uomini meccanici. Questo film è stato prodotto durante lo svolgimento della serie televisiva, e dunque propone un finale abbastanza diverso nei dettagli, anche se simile nei contenuti. Il finale è però il lato debole di quest'opera, dal momento che gli sceneggiatori hanno inserito una serie di particolari abbastanza discutibili, e certamente il successivo finale della serie televisiva, nato forse a partire da questi errori, risulta pressoché perfetto. La missione di Maetel di trasformare Tetsurou in un bullone umano, così come la ragazza aveva fatto con moltissimi altri ragazzi, è infatti abbastanza imbarazzante, e molto meglio sarà la versione televisiva, nella quale i ragazzi che viaggiano con Maetel vengono costretti a diventare valorosi uomini meccanici. Un lato certamente positivo del film è la riabilitazione di Harlock ed Emeraldas, che nella serie televisiva erano apparsi in una veste negativa, dal momento che Emeraldas è ammalata e sostituita da un'androide, mentre Harlock lascia che un vile uomo meccanico governi Heavy Melder usando il suo nome. In questo caso i due pirati spaziali appaiono in appoggio al Galaxy Express, sia durante il suo viaggio che nella battaglia finale. In questo contesto, la scena della morte di Tochirou è inedita ed azzeccata, dando l'inedita spiegazione del passaggio dall'Arcadia blu all'Arcadia verde. L'intera vicenda di Heavy Melder è decisamente più bella rispetto a quella della serie televisiva, e risulta apprezzabile l'idea secondo la quale il Conte Meccanico è uno dei nemici più importanti degli esseri umani, mentre nella serie animata la vendetta di Tetsurou era stata rapidissima. Mancano alcuni spunti molto belli e interessanti, come il Pozzo del Tempo o le Fiamme della Vita, ma la già prevista realizzazione del secondo film inserirà questi aspetti nel prosieguo della storia. Nonostante si tratti di un film cinematografico, c'è da dire che i disegni e le animazioni sono molto al di sotto delle aspettative, persino rispetto alla serie televisiva. E probabilmente non è un caso se nel tecnicamente splendido secondo film, ogni volta che si sfruttano scene del primo film come flashback, le sequenze vengono ingiallite e invecchiate ad arte. Questa differenza è probabilmente dovuta al fatto che la serie ha goduto di un budget veramente inusuale per un'opera così lunga, facendo sfigurare persino questo film. Per incomprensibili esigenze promozionali, seguite poi anche nel secondo film, il character design di Tetsurou è stato modificato, rendendolo più bello e grande, mentre gli altri personaggi non hanno subito modifiche di rilievo. L'aspetto delle musiche è una garanzia, e la colonna sonora è decisamente all'altezza, rivelandosi come una costante di qualità dell'intera produzione sulla saga del Galaxy Express. GS
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