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Questo film cinematografico, dalla superba realizzazione per i suoi
tempi (1980), era nato come una mini serie televisiva, probabilmente 8
OAV di 30 minuti che, per motivi non del tutto chiariti (anche se
probabilmente le motivazioni sono esclusivamente economiche), fu
condensata in un film di due ore e mezza. La riduzione della durata
dell'animazione ha pesantemente degradato la qualità della trama, che
mette in mostra numerosi temi originali, ma che sono blandamente
approfonditi o addirittura non spiegati.
L'Impero della Nebulosa Nera attacca di sorpresa la Terra e riesce a sopraffarla, ma non riesce a individuare l'odiata Yamato, che si trova su Icarus. La rocambolesca fuga di Kodai e compagni per raggiungere la Yamato vede la cattura di Yuki, che per la prima volta non solo non fa parte dell'equipaggio, ma è relegata in un ambiguo ruolo di prigioniera di un affascinante alieno, Alfons. Il ruolo di Yuki sembra essere coperto da Sasha, la figlia di Mamoru Kodai e Starsha di Iscandar, che, come tutte le donne di Iscandar, è cresciuta in un solo anno di 16 anni terrestri. Sasha perde il padre durante l'occupazione dell'Impero della Nebulosa Nera, e finisce per legarsi possessivamente allo zio. Purtroppo al termine del film rimangono molte domande senza risposta, e alcuni passaggi sono poco chiari. L'unico vero punto di forza del film è il lato tecnico, l'animazione per quei tempi è certamente impressionante, e a metà del film, quando la Yamato raggiunge la doppia galassia, il video cambia formato, passando dal classico 4:3 ad uno spettacolare 16:9 (widescreen), che esalta ulteriormente la magnificenza del lavoro eseguito dagli animatori. Purtroppo l'effetto, che in un cinema è capace di lasciare gli spettatori senza fiato, è reso malissimo nelle videocassette, dove il widescreen è compresso per mantenere l'aspetto 4:3 del televisore e l'immagine sembra deformata verso l'alto. La versione italiana inoltre subisce l'aggravante di un pessimo adattamento e uno scarso doppiaggio, che finiscono per sottolineare maggiormente le lacune della trama. Kontorotsui
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