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IL FINALE I Dungilliani attaccano la corazzata con un'epica carica di cavalleria meccanizzata, e durante lo scontro il bambino dungilliano fugge. Shima viene gravemente ferito e Kodai guida un attacco contro il centro di controllo nemico. Là trova ad attenderlo Lugal in persona, che non ascolta le offerte di pace del Terrestre, ma anzi dichiara che il suo popolo è discendente di una parte del popolo babilonese, e quindi legittimo abitante della Terra, e si prepara al duello. Il bambino dungilliano, che si rivela essere il figlio minore di Lugal, si intromette e viene colpito dal padre. Lugal si allontana senza una parola, mentre il bambino muore tra le braccia di Kodai. Il bombardamento della Yamato sembra aver fermato il dispositivo che mandava Aquarius in warp, quando una nuova coppia di raggi viene attivata da una postazione secondaria. Aquarius raggiunge la velocità necessaria e scompare nell'ultimo warp verso la Terra. Lugal attiva il meccanismo di distruzione dell'Uruku, dalle cui rovine emergono centinaia di navi-asteroide e la gigantesca nave ammiraglia. La Yamato, guidata da un sofferente Shima, riesce ad allontanarsi. Al ritorno di Kodai sul ponte di comando, trova tutti gli ufficiali attorno a Shima, ormai morente. L'amico di Kodai confessa i suoi segreti sentimenti per Yuki e dopo aver augurato ai due un felice matrimonio muore. La Yamato torna nel Sistema Solare, ormai è impossibile fermare Aquarius e l'attacco dei Dungilliani alla Terra ha distrutto tutte le navi che potevano permettere agli uomini di sfuggire al diluvio. Okita decide quindi di usare la stessa Yamato, riempita di trizio prelevato da Aquarius, per bloccare la colonna d'acqua. Spetta a Kodai convincere l'equipaggio della necessità di tale gesto. La Yamato decolla da Aquarius, carica di trizio e virtualmente indifesa, quando la flotta di Lugal compare e si prepara ad attaccarla. Un solo colpo attiverebbe la reazione a catena, e non c'è modo di fuggire. Lugal de Zahl solleva la mano per dare l'inizio all'attacco quando la sua flotta viene attaccata alle spalle una flotta sconosciuta. Si tratta di Desslar, che era sopravvissuto alla distruzione del suo pianeta e aveva raccolto tutte le forze rimaste del suo impero. La nave di Desslar distrugge l'ammiraglia di Lugal con il cannone Desslar, e la Yamato ha via libera per la sua ultima missione. Il capitano Okita ordina a tutti di abbandonare la nave, e Yuki, Kodai e Sanada chiudono la bocca del cannone ad onde moventi in modo che l'esplosione avvenga all'interno della nave. Durante l'ultima manovra di avvicinamento Kato, che scortava la Yamato, si accorge che Okita, contrariamente a quanto aveva fatto capire, non sta guidando la nave con un controllo remoto ma si trova ancora a bordo. L'intero equipaggio è inorridito e si volta verso Kodai, che accanto a Yuki e al dottor Sado e Sanada, gli unici a sapere, salutano l'ultimo coraggioso estremo gesto del capitano Okita. L'onda d'acqua si solleva da Aquarius e si avvicina alla Terra, ma al momento giusto Okita preme il grilletto e la Yamato esplode, respingendo la colonna d'acqua. La nave si spezza in tre parti: prua, poppa e ponte di comando. L'acqua si raccoglie e forma un mare spaziale, nel quale affondano i resti della corazzata, con Okita morto ancora al suo posto sul ponte inondato. Da lontano, Desslar osserva la scena, e sembra unirsi alle lacrime dei terrestri. Grazie al destroyer Fuyuzuki, i membri dell'equipaggio della Yamato tornano sulla Terra e qualche giorno dopo si trovano sulla spiaggia per il matrimonio di Kodai e Yuki, sulle note di "Love Supreme". Il film termina con il relitto della Yamato che, in un'ultima drammatica scena, si solleva dalla superficie del mare spaziale per poi affondarvi definitivamente. Kontorotsui
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